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1) Dizion. 5° Ed. .
MARE.
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pag.932


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MARE.
Definiz: Sost. masc. L'universale congregamento delle acque salse, che cuopre la maggior parte del nostro pianeta.
Dal lat. mare. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Che mugghia come fa mar per tempesta.
Esempio: Petr. Rim. 1, 80: Mentre ch'al mar discenderanno i fiumi, E le fere ameranno ombrose valli, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 71: Aguzzar conviengli ambe le ciglia, S'indi (dalla luna) la terra e 'l mar ch'intorno spande, Discerner vuol.
Esempio: Car. Apol. 81: Oltre di questo, infino a' bambini non imparano dal Sacrobusto, che 'l mare è colmo?
Esempio: Tass. Gerus. 1, 14: Ali bianche vestì ch'han d'or le cime.... Fende i venti e le nubi, e va sublime Sovra la terra e sovra il mar con queste.
Esempio: Dav. Tac. 1, 336: Gli altri, col far forza in contrario, fur cagione che la caduta in mare fu più dolce.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 8, 61: Però l'aria, la terra e 'l mare, intenda Quel che di terminar già fisso ho in mente.
Esempio: Golil. Op. VII, 442: Che i movimenti, per ogni altro rispetto che per sodisfare al flusso e reflusso del mare, attribuiti gran tempo fa alla Terra, si trovino ora ec.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 187: Gli augelli dell'aria, i pesci del mare, i quadrupedi della terra, servano ec.
Esempio: Metast. Dramm. 7, 356: La terra, il mar, le sfere Parlan del tuo potere.
Esempio: Leopard. Poes. 47: Ma tua vita era allor con gli astri e il mare, Ligure ardita prole, ec.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 38: Il mare ha grandissima influenza sulla temperatura; perocchè la sua immensità, la evaporazione che ne sorge, la difficoltà con la quale masse così sterminate di acqua si riscaldano o si raffreddano, tutto contribuisce a mantenere una temperatura equabile e dolce.
Definiz: § I. E per un Particolar tratto di mare, determinato da un aggiunto o compimento geografico, o denotante la sua posizione, alcuna sua qualità o proprietà. –
Esempio: Dant. Inf. 24: Nè tante pestilenze nè sì ree Mostrò giammai con tutta l'Etiopia, Nè con ciò che di sopra il mar rosso èe.
Esempio: E Dant. Conv. 323: Cesare di notte alla casetta del pescatore Amiclas venne, per passare il mare Adriano.
Esempio: Petr. Rim. 1, 82: Del mar Tirreno alla sinistra riva.... Subito vidi ec.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 8: Dal Borea all'Austro, o dal mar Indo al Mauro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 11: Come Apennin scopre il mar Schiavo e il Tosco Dal giogo onde a Camaldoli si viene.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 31, 31: Mi partorì Costanza ne le estreme Ripe del mare Eusino.
Esempio: Guicc. Stor. 3, 196: Infestando i Mori di Africa con molti legni il mare di sotto, gli offerse ec.
Esempio: Cellin. Vit. 318, 19: Aveva commesso a Piero Strozzi che conducessi certe galee in quei mari d'Inghilterra.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 357: Livio.... non nominò mai se non una Sena colonia fra le marittime in sul mare di sopra, che è l'Adriatico, e fra le mediterranee nessuna.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 1, 358: Non vorrei già.... che, faccendo fondamento in su quello che Livio par che la nomini (una colonia) dal mar di sopra, che e' dice supero, avesse creduto inferirsi necessariamente che ne dovesse essere una dal mar di sotto ed infero, che è il nostro.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 1, 3: Già l'aquila romana avea perduto L'antico nido e rotto il fiero artiglio, Tant'anni formidabile e temuto Oltre i Britanni ed oltre il mar vermiglio.
Esempio: Galil. Op. VII, 460: Tutta l'acqua che dall'ampiezza dell'isola e dal golfo Ionico vien sostenuta nella parte del mare orientale,... nel ristrignersi nel Bosforo tra Scilla e Cariddi, rapidamente cala e fa grandissima agitazione.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 222: Il mare di Arlem è stato prosciugato dalle macchine.
Definiz: § II. E pure per Tratto di mare, senza altra determinazione che quella che riceve dal contesto del discorso. –
Esempio: Dant. Inf. 26: L'un lido e l'altro vidi insin la Spagna, Fin nel Marocco, e l'isola de' Sardi, E l'altre che quel mare intorno bagna.
Esempio: Mirac. Mad. 213 t.: Sì andorono dall'altra parte di Vinegia, e alla riva del mare e' trovorono il loro figliuolo sano e salvo.
Esempio: Petr. Rim. 1, 47: Quante montagne ed acque, Quanto mar, quanti fiumi M'ascondon que' duo lumi, Che ec.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 187: Il bel paese Ch'Appennin parte, e ‘l mar circonda e l'Alpe.
Esempio: Mazz. Lett. 2, 219: Dicono non aver auta da te alcuna lettera, poi passasti cotesti mari.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 22: In codesti nostri mari sono state scoperte ventidue galee veniziane.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 40: Io son dove il mar bagna La riva a cui ‘l Battista il nome mise, E non la donna che ec.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 5: È ben ragion.... Ch'a te lo scettro in terra, o, se ti piace, L'alto imperio de' mari altri conceda.
Esempio: E Tass. Gerus. 1, 79: Geme il vicino mar sotto l'incarco Dell'alte navi e de' più levi pini.
Esempio: Manz. Poes. 346: Questa terra di sangue ora intrisa, Che natura dall'altre ha divisa, E ricinta con l'alpe e col mar.
Esempio: E Manz. Poes. 857: Di quel securo il fulmine Tenea dietro al baleno, Scoppiò da Scilla al Tanai, Dall'uno all'altro mar.
Definiz: § III. E per similit. –
Esempio: Golil. Op. Cart. XI, 197: I dorsi delle montuosità (della luna) li quali, oltre al confine della luce, cavalcano, già tocchi dal sole, sopra il nero della parte tenebrosa, ed in guisa di promontorj sporgono infuori dentro a quel mare di tenebre,... ci si mostrano ec.
Esempio: Manfred. List. astron. 308: Alcuni hanno creduto che certi tratti di luna più oscuri del rimanente, sieno pieni di fluido,... e gli hanno denominati mari; ma a tal supposizione ripugna l'osservarsi dentro questi mari delle altre parti manifestamente concave.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 2, 206: Vi ha chi ha pensato, che Giove sia in uno stato di combustione violentissima, nè altro siano le fasce che torrenti e mari di materia ardente e fluida.
Definiz: § IV. Secondo lo stato di tranquillità o di commovimento delle acque, riceve diversi aggiunti, come Buono, Quieto o Cheto, ovvero Agitato, Grosso, Turbato, e simili. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 240: Quando il mare è grosso, e comincia a tempestare di venti, allora l'onde traggono seco limaccio, ec.
Esempio: E Fr. Bart. Amm. ant. volg. 579: Siccome gli alti monti sempre ricevono venti, e siccome la montagna, che parte i grandi mari, è percossa dalle onde eziandio del mare cheto, così gli alti imperj sono sotto le percosse della ventura.
Esempio: Petr. Rim. 2, 55: Nè per sereno ciel ir vaghe stelle. Nè per tranquillo mar legni spalmati, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 70: Nel fare della sera si mise un vento tempestoso, il qual faccendo i mari altissimi divise le due cocche l'una dall'altra.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 349: De' quali (giorni) a Roma ne consumamo sei per cercare lo spaccio del Santo Padre, venti a Gaeta per aspettare la galera e il mare buono.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 28: Entrò nel mar ch'era turbato e fiero.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 10, 44: Pose Ruggier sopra il navilio il piede, Dio ringraziando; e per lo mar quïeto Ragionando venia col galeotto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 30, 60: Che 'l ciel bestemmia, e di tant'ira freme, Che 'l tempestoso mare è orribil manco.
Esempio: Bern. Orl. 64, 5: E sendo orribil cosa il mar crucciato, È meglio udirlo, che farne la prova.
Esempio: Bandell. Novell. 1, 299: Essendo da grossissimo mare combattuti, furono a la fine da la fortuna vinti.
Esempio: Bart. D. Miss. Mog. 18: Si trovarono, a mar tranquillo, incontro al terribilissimo Capo di Buona Speranza.
Definiz: § V. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 1: Per correr miglior acqua alza le vele Omai la navicella del mio ingegno, Che lascia dietro a sè mar sì crudele.
Esempio: E Dant. Purg. appr.: Onde si muovono a diversi porti Per lo gran mar dell'essere, e ciascuna Con istinto a lei dato che la porti.
Esempio: E Dant. Purg. 3: E la sua volontade è nostra pace; Ella è quel mare al qual tutto si muove Ciò ch'ella cria e che natura face.
Esempio: E Dant. Conv. 391: Ella (l'anima) fa due cose: l'una ch'ella ritorna a Dio, siccome a quello porto, ond'ella si partìo quando venne a entrare nel mare di questa vita; l'altra ec.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 186: Ogni dì più gli veniva in odio la vita de' secolari, parendogli per quella vita difficile potere venire alla via della salute, conoscendo i secolari essere in uno mare pieno di naufragi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 61: Gran cose e molte in brevi detti accolgo Di questa donna, e più dietro ne lasso.... E s'in questo gran mar la vela sciolgo, Di lunga Tifi in navigar trapasso.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 104: Nè tacerò da che largo torrente La liberalità vostra si spanda, E dirò molto e pur sarà niente. Questo è quel fiume che pur or si manda Fuori, e quel mar che crescerà sì forte, Che ‘l mondo allagherà da ogni banda.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 2, 102: Quante volte in un fiume di parole non v'è una gocciola d'ingegno, e in un mar d'inchiostro non v'è una perla, e in una selva di carte non v'è un ramo d'oro.
Esempio: Forteguerr. Cap. 260: Chi suo intelletto ben a dentro caccia Nel fiero mar del tempo e della morte, Che le vele più gonfie abbatte e straccia; ec.
Esempio: Maff. Stor. diplom. 3: Se buoni ingegni e di scelta letteratura forniti a gran cammino fuor dell'orme usate si avventurassero, nuove terre in ogni parte scoprirebbero e nuovi mari.
Esempio: Giust. Vers. 228: E scalzarlo parecchi avean voluto, Mentre che visse, sull'arti segrete Di menar la fortuna per il naso, Pescando il certo nel gran mar del caso.
Definiz: § VI. Pure figuratam. e poeticam., per Acqua, o Acque, del mare. –
Esempio: Dant. Inf. 15: Quale i Fiamminghi tra Guzzante e Bruggia, Temendo il fiotto che in ver lor s'avventa, Fanno lo schermo, perchè ‘l mar si fuggia; ec.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 217: Essendo aperte alquante fessure, entrò lo mare nella nave, ed empiella tutta insino alle tavole di sopra.
Esempio: Ovid. Pist. 22: Innanzi m'inghiottisca la terra ed ardami il vermiglio fuoco della folgore saetta, che sanza me biancheggi il mare mosso da' remi di Ftia.
Esempio: Poliz. Rim. C. 14: Veder cozzar monton, vacche Mugghiare, E le biade ondeggiar come fa il mare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 68: Vedeasi or l'uno or l'altro ire e tornare, Come le biade al ventolin di maggio, O come sopra 'l lito un mobil mare Or viene, or va, nè mai tiene un viaggio.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 12: Vuota altri l'acqua e torna il mar nel mare.
Esempio: Car. Eneid. 5, 969: Sì ch'ogni forza, ogni argomento umano E 'l mare stesso, che da tante genti Sopra gli si versava, erano in vano.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 4, 28: Nè mai chiedeva a Dio nel suo pregare, Se non che convertisse in vino il mare.
Esempio: Red. Ditir. 42: Veggio rotti remi e sarte, E s'infurian tuttavia Venti e mare in traversia.
Esempio: Salvin. Odiss. 114: Gonfiava in tutto 'l corpo, e molto mare Zampillava per bocca e per le nari.
Definiz: § VII. Mare, per similit., e conforme a maniera biblica, è talora usato a denotare Lago, e propriamente Grande lago; ed è più particolarmente applicato ai laghi della Palestina. –
Esempio: Dant. Parad. 24: Tenta costui de' punti lievi e gravi, Come ti piace, intorno della fede, Per la qual tu (San Pietro) su per lo mare andavi.
Esempio: Bibb. N. 1, 74: Tutti quanti questi re ragunarono nella valle silvestre, la quale aguale (ora) è mare salso.
Esempio: E Bibb. N. 2, 184: La parte del mezzo si incomincerà dalla solitudine di Sin, la quale si è presso ad Edom; e averàe i termini di ricontro all'oriente del mare salsissimo.
Esempio: Frescobald. Viagg. 130: Il seguente dì n'andammo al mare di Galilea. Questo, quantunque si chiami mare, non è acqua salsa, anzi è dolce, bella, e buona da bere, quasi come i laghi d'Italia. Questo mare è una raccolta d'acqua del fiume Giordano, ch'è largo circa miglia cinque, e lungo circa diciotto.
Esempio: E Frescobald. Viagg. 144: Discende questo fiume per le parti di Galilea, e quivi fa grembo di sè, e chiamasi il mare di Galilea.... E dipoi ch'ha fatto questo mare, fa pure suo corso l'acqua che n'esce, e chiamasi pure fiume Giordano, e corre per Terra di promissione,... e poi viene a mettere nel mare maladetto, dove fu Sodoma e Gomorra e le altre città.
Esempio: Martin. T. V. 3, 233, Not.: Il mare salato. O sia lago Asfaltite, detto anche Mare morto.
Esempio: E Martin. T. V. 4, 75: E dalla solitudine fino al mare Ceneroth verso levante, e fino al mare del deserto, che è il mare salso verso oriente, lungo la strada che mena a Bethsimoth.
Esempio: E Martin. T. N. 1, 143: Frattanto la barca era in mezzo al mare sbattuta da' flutti; imperocchè il vento era contrario.
Esempio: E Martin. T. N. 2, 66, Not.: Il lago di Genesaret; detto ancora mare di Galilea e mare di Tiberiade (dopo che sulla riva di esso fu fabbricata da Erode la città di Tiberiade) dal nome di Tiberio imperatore.
Definiz: § VIII. Mare, prendesi altresì per Commovimento, e, anche semplicemente per Ondeggiamento, delle sue acque. Quindi le maniere Poco mare, per Mare leggermente agitato; Mare vecchio, per Mare che, perduta la sua violenza, torna in bonaccia; Mare alto, per Mare tempestoso; Far mare, per Essere il mare alquanto, agitato; Non essere quasi mare, per Essere il mare quasi tranquillo. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 52: Essendo quel vento, che traeva, tramontana, e questo assai soave, e non essendo quasi mare, e ben reggente la barca..., ad una piaggia vicina ad una città chiamata Susa ne la portò.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 28: Mi fece uno gran male el mare: istetti tre dì sanza mangiare e sanza bere ec.
Esempio: Pulc. L. Morg. 20, 44: E son tutti condotti a salvamento, Perch'era poco mare e fresco vento.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 18: Il travaglio del mare e la paura Che tenuta alcun dì l'aveano desta, Il ritrovarsi al lito ora sicura,... Fur cagion ch'ebbe Olimpia sì gran sonno, Che ec.
Esempio: Bart. D. As. 1, 10: Tornossene a Portogallo, dove contando al Re i fatti della sua navigazione e 'l termine d'essa, perchè in quell'estremo capo dell'Africa trovò che vi facevano mari altissimi, a cagione de' due Oceani che quivi l'affrontano e frangono l'un contra l'altro, disse che perciò l'avea sopranomato il Capo Tempestoso.
Esempio: E Bart. D. Vit. Caraff. 2, 129: Salì il padre Vincenzo in una barchetta.... Faceva tempesta all'aperto, benchè quivi, onde partirono, poco ne apparisse; oltrechè il fratello compagno del padre Vincenzo, per vaghezza d'andare, come dappoi disse, non perchè il sapesse, l'assicurò che non faceva mare da temerne.
Esempio: Red. Lett. 3, 87: La stimo un quasi necessario e solito residuo della di già passata tempesta, e che sia quell'appunto che i marinari, con proprio vocabolo, soglion nominare mar vecchio, il quale in brev'ora quietandosi suol partorire una lunga e stabile tranquillità.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. viv. 139: Non era quasi mare, traendo allora un venticello soavissimo.
Definiz: § IX. Figuratam., e in locuz. figur., prendesi, in modo iperbolico, per Copia grandissima e molto estesa, Quantità o Numero grande, di checchessia, Abbondanza. –
Esempio: Car. Eneid. 8, 33: Onde in un mare entrato Di gran pensieri, or la sua mente a questo Or a quel rivolgendo, in varie parti, D'ogni cosa avea tema e speme e cura.
Esempio: Cecch. Lez. M. Bartolin. 54: Il Berni..., col metter intorno nel fatto della moglie un mar di cose fastidiose,... arebbe quasi quasi detto ec.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 202: Questi prieghi tirarono fuori de gli occhi de gli altri un mare di lagrime.
Esempio: Rinucc. O. Poes. 1: Il celeste tesor dall'ampie sponde Tutto trabocca, e dentr'un mar di gioia L'onda, la terra e tutto 'l mondo involve.
Esempio: Chiabr. Ang. 42: Lassa, ch'a me davanti Si rapresenta un mare Di miserie infinite E d'infiniti pianti.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 103: Almeno di tanti regni un piccolo poderetto? di tante città un vile tugurio?... una stilla di quel gran mare di piaceri, in che la sua vita notando annegò?
Esempio: Segner. Pred. 650: Con trombettieri avanti, con tamburi allato, con mar di popolo appresso.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 119: Con le aderenze che dicevano di avere con dame italiane, le promettevano di trovarle un mare di lavori.
Definiz: § X. Detto di luogo, nel quale s'accoglie in gran copia ciò che dal suo compimento vien determinato, o che s'intende dal contesto. –
Esempio: Bart. D. Mem. ist. Comp. 1, 20: Passato a Parigi, e in quel mare di gioventù che vide essere quella grande Academia di tutte le scienze e di tutte le nazioni d'Europa, datosi a convertire anime a Dio, ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 713: E quel lazzeretto, quel mare! lì ti volevo a trovarla! (Lucia) E averla trovata!
Definiz: § XI. E dicesi, anche di casa provvista di ogni ben di Dio. –
Esempio: Vell. Cron. 61: La quale (moglie di Ciore) fu.... molto larga e cortese, e avea da poterlo fare, essendo il detto Ciore grande e ricco uomo di possessioni e contanti, ed ebbe bella e grande famiglia, e fu orrevole uomo e la casa sua pareva uno mare.
Esempio: Bellinc. Rim. F. 2, 96: La sua casa è un mar! quando vi piove (qui scherzevolmente in equivoco).
Definiz: § XII. Mare di senno, di sapienza, e simili, detto di persona sommamente savia, sapiente. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Ed io rivolto al mar di tutto il senno, Dissi: ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 228: Mi volsi al mar di tutto il senno; cioè a Virgilio, parlando iperbolice, cioè superlativamente, che è colore retorico che si fa quando l'uomo vuol mostrare assai la cosa, dicene vie più che non è.
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 224: Si son fondati principalmente in su l'autorità di Omero, il qual fu reputato uno oceano di scienze, o in su quella di Platone, il qual fu reputato similmente ancora egli un mar di sapienza.
Esempio: E Gell. Lettur. N. 1, 479: La prima (cosa) è, quanto sia ingegnosa e bella questa metafora ch'egli usa, volendo chiamare Virgilio savio, chiamandole mare di tutto il senno, cioè sapere.
Definiz: § XIII. Ed altresì detto di opera, libro, in cui si racchiuda molta sapienza. –
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 228: Veramente assai fu grande mare di sapienzia l'opera di Virgilio, come appare a coloro che la ragguardano sottilmente.
Definiz: § XIV. Alto mare, dicesi Tutta quella parte di mare che è lontana dal lido. –
Esempio: Dant. Parad. 11: Collega fu a mantener la barca Di Pietro in alto mar per dritto seguo.
Esempio: Vill. G. 57: Molti pochi ne ritornarono in Affrica, perocchè essendo in alto mare, per tempesta.... quasi tutti annegarono.
Esempio: Passar. Specch. Penit. 308: Quando tu vederai l'Africa e sarai nell'alto mare, e' ti parranno i fatti tuoi di Spagna essere stati giuochi e trastulli.
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 3: Passammo questo luogo a salvamento, e navicando per alto mare per ispazio di più dì, giugnemmo appresso a una isola, la quale è in alto mare.
Esempio: Ambr. Furt. 5, 8: Tenendo noi alto mare, avemmo il vento assai più gagliardo sempre.
Esempio: Red. Ditir. A. 14: Stare in giolito.... dicesi delle galere.... quando in alto mare sono in calma.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 523: Come la remora, quel pesciolino, abbia la forza e l'abilità di fermare di punto in bianco, in alto mare, qualunque gran nave.
Definiz: § XV. In locuz. figur. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 171: Fra sì contrarj venti in frale barca Mi trovo in alto mar senza governo.
Esempio: Tass. Lett. 1, 265: Perciocchè, sendo io capitato non dove volea, ma dove devea venire, ed avendovi trovato il porto, ove io credea essere in mezzo il corso in alto mare, chiaramente conosco che i miei passi sono stati guidati da la providenza di Dio.
Esempio: Capp. Econ. 386: Oggi noi pure abbiamo lanciato nell'alto mare delle speculazioni il nostro debole navicello; al quale io prego buon vento e fortuna prospera.
Definiz: § XVI. Mare chiuso, vale Mare in cui è vietata la navigazione ed il commercio; e, pel contrario, Mare libero, vale Mare da potersi navigare, senza alcun impedimento da parte dello Stato al quale appartiene. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 4, 105: Venezia si arrogava l'imperio dell'Adriatico, e come mare chiuso stimandolo, agli altri popoli di molte cose vi vietava il commercio.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. cont. appr.: L'Austria si lamentava di tali proibizioni, parendole che quel mare abbia ad esser libero a chi ha sul medesimo spiagge e porti.
Definiz: § XVII. Mare della rena, si usò per Deserto sabbioso. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 58: Aveva Antea menati due giganti, Ch'eran venuti del mar della rena.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 26, 46: E tutta l'aria di polvere è piena, Come si dice del mar della rena.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 52: Le statue sono abbrustolite e scure Mummie, del mar venute della rena.
Definiz: § XVIII. Mare fresco, si dice quando in mare il vento è alquanto gagliardetto, ma non tempestoso. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 1, 98: E poi (trovammo) nell'arcipelago là drento Sempre insino al calcese l'artimone Con fresco mare, e in fil di ruota il vento.
Definiz: § XIX. Mare magno, e Mare magnum, che anche si scrivono congiuntamente Maremagno e Maremagnum, propriamente vale Tratto di mare di grande estensione; ma dicesi figuratam. d'Illimitata quantità o copia di cose; ovvero di Luogo, come città, o simile, dove è gran moltitudine di abitanti, o dov'è gran concorso di forestieri, o gran movimento della gente; e talora accenna a confusione o disordine. –
Esempio: Borgh. V. Disc. scriv. 15: Non sa il poveretto che le lingue sono un mare magno, hanno tanta larghezza, hanno tanti privilegj, che le son più l'eccezioni che le regole.
Esempio: Baldov. Lament. 94: Similmente chiedere un mare magnum di cose, cioè una gran quantità, si sente comunemente in bocca del popolo.
Esempio: Giust. Vers. 208: Nel mare magno della capitale, Ove si cala e s'agita e ribolle Ogni fiumana e del bene e del male, ec.
Definiz: § XX. Mare oceano, vale lo stesso che Mare, formando tutta una locuzione, che ha dell'enfatico. –
Esempio: Dant. Conv. 204: Immaginando.... per meglio vedere, in questo luogo, ch'io dissi, sia una città, e abbia nome Maria, dico ancora, che se dall'altro polo, cioè meridionale, cadesse una pietra, ch'ella cadrebbe in su quel dosso del mare oceano, che è appunto in questa palla opposito a Maria.
Definiz: § XXI. E figuratam. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 33: Fosserelle d'un palmo (le capacità umane), da quanto in qua avete voi compreso tutto il mare oceano di quel che v'è lecito sapere dell'essere e dell'operar di Dio?
Definiz: § XXII. Di mare, usato come aggiunto di città, luogo, terra, e simili, vale Che è posto sul lido del mare o è ad esso adiacente. –
Esempio: Vill. G. 7, 218: Bene che Calese fosse piccola cosa, al Re d'Inghilterra gli fu grande acquisto, perchè è terra di mare e di porto.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 102: Ogni città di mare è troppo vaga e troppo si diletta di cose nuove.
Definiz: § XXIII. E usato come aggiunto di cosa, vale Che appartiene, o Che si riferisce, comecchessia, al mare, Che serve alla navigazione, e simili; Marino. –
Esempio: Dant. Inf. 34: Sotto ciascuna uscivan duo grand'ali, Quanto si conveniva a tanto uccello; Vele di mar non vid'io mai cotali.
Definiz: § XXIV. E usalo come aggiunto di gente, o simile, vale Che frequenta il mare, Addetto al governo, o ai servizj, delle navi. –
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 49: Le genti di mare, essendo poco informate delle regole di gabella..., confiscavano indifferentemente e le navi che portavano merci vietate e quelle che non ne portavano.
Definiz: § XXV. E più generalmente, Di mare, o Del mare, è aggiunto usato a denotare tutto ciò che concerne le cose del mare; sia rispetto alla navigazione, ai commerci e alle leggi che li regolano, sia rispetto ai pubblici ufficiali preposti al governo di dette cose. Onde Breve del mare, Ordine del mare, Statuto, del mare, e Consoli del mare o Dieci del Mare, Sindici di mare, Savj del mare, Corte del mare, e via dicendo, di ciascuno dei quali si tratta al suo luogo. –
Esempio: Brev. Mar. Pis. 460: Debbiano e tenuti siano lo dicto ordine del mare e li suoi tutti onori.... mantenere.
Esempio: E Brev. Mar. Pis. 498: Ordiniamo che tutte le pene e bandi in questo Breve comprese.... da oggi inanzi siano.... alla corte e de la corte del mare in tutto e per tutto, ec.
Esempio: E Brev. Mar. Pis. 503: Lo Consiglio minore e magiore chiamerò.... quattro per quartieri, ciascuno dell'ordine del mare.
Esempio: E Brev. Mar. Pis. 516: Sian tenuti.... di non aver Consuli.... se non tanto noi Consuli del mare.
Esempio: Vill. M. 358: Avendo i Dieci del mare lungamente trattato col Comune di Siena di volere fare porto a Talamone..., si fermò ec.
Esempio: Vell. Cron. 97: E fecesi uno uficio, il quale ancora dura; che si chiamano que' del mare.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 3, 365: Delle vittuaglie e dello strame.... proveggiamo a Pisa. Intendetevi co' Consoli del mare, e a loro chiedete le necessarie, e aretele con prestezza.
Esempio: Giannott. Op. 2, 92: I Savj.... di mare (i quali altramente si chiamano i Savj agli Ordini) curano le faccende che appartengono al mare.
Esempio: E Giannott. Op. 2, 142: Usiamo creare ogni quattro anni due recognitori (li quali noi chiamiamo Sindici di mare), che ec.
Esempio: Ammir. Stor. 2, 1003: Perchè le cose del mare fossero più invigilate e meglio governate, fu ordinato che due de' Consoli facessero la lor residenza in Pisa.
Definiz: § XXVI. Oltre mare, o Oltra, mare, e talora Oltre a mare, che anche scrivesi congiuntamente Oltremare e Oltramare, vale Nei paesi o Nelle regioni di là dal mare; e un tempo intendevasi più specialmente della Palestina. Usasi anche con forza di aggiunto, detto di luoghi posti di là da' nostri mari, e più che altro in Levante. –
Esempio: Malisp. Stor. Fior. 69: Il sopradetto vescovo di Fiorenza mandò oltre mare per lo detto braccio messer Gualterotto calonaco di Fiorenza.
Esempio: Rim. Ant. V. Iac. Lent. 1, 28: Molt'è gran cosa e dinoiosa, Chi vede ciò che più gli agrata. E via d'un passo è più dotata (dottata, temuta), Ched oltre mare in Saragosa.
Esempio: E Rim. Ant. V. Rinald. Aquin. 93: In terra d'oltre mare Istà la vita mia.
Esempio: Viagg. Terr. Sant. 441: Questi sono i viaggi che debbono fare li pellegrini, che vanno oltra mare per salvare l'anima loro.
Esempio: Cell. G. Lett. 35: Volete andare oltre a mare.
Esempio: E Cell. G. Lett. appr.: La Caterina santa predica, che si vada oltre a mare.
Esempio: Frescobald. Viagg. 5: Il qual re.... aveva animo di fare il detto passaggio oltra mare.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 29: E' non fu però questo messer Dolcibene sì scellerato, che non componesse in questa andata del Sepolcro in versi vulgari una orazione alla Nostra Donna, che gli facesse grazia, raccontando tutti i luoghi santi che oltre mare avea vicitato.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 187: Non credo ch'oltre monte, od oltre mare, Vi sia gente incivil tanto e scortese, Che ec.
Definiz: § XXVII. Per mare, coi verbi Andare, Venire, Viaggiare, e simili, vale Tenendo la via del mare, Navigando in mare, detto di persone; e detto di legni, Trascorrendo il mare. –
Esempio: Dant. Rim. 80: Guido, vorrei che tu e Lapo ed io Fossimo presi per incantamento, E messi ad un vascello, ch'ad ogni vento Per mare andasse a voler vostro e mio; Sicchè ec.
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 3: Dicesi che quando i Viniziani recavano il corpo di santo Marco, il quale recavano da Alessandria, che vegnendo per mare, quando furono presso alla detta isola, l'isola ec.
Esempio: Bern. Orl. 16, 2: Chi va per mar, chi per terra, chi brava, Chi fa il ricco, chi il bello e chi lo scaltro, Chi sel becca in un modo, e chi in un altro.
Esempio: Falcon. Lett. 178: Perchè, sebbene il serenissimo Principe ha fatto la maggior parte del suo viaggio per terra, ha viaggiato notabilmente in diverse volte anche per mare.
Esempio: Legg. Band. C. 29, 254: Dovranno condursi al luogo destinato direttamente per mare, o per altre vie che siano fuori degli Stati di Toscana.
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Banco.... Vit. Plut.: Intanto che le sue galee, le quali andavano per mare di quindici o di sedici remi per banco, li suoi nimici istavano a vederle.
Definiz: § XXVIII. Per mare e per terra, vale Dalla parte del mare e dalla parte del continente; e in senso generico, e con una certa iperbole, In qualunque parte del mondo, Dappertutto. –
Esempio: Lucan. volg. 1: Le sfrenate voglie sono per lo mondo trascorse, uccidendo e robbando l'uno l'altro, ordenando le battallie e' pericoli per mare e per terra.
Esempio: E Lucan. volg. 75: Ed in loro legge e' volliono cacciare Cesare per mare e per terra.
Esempio: Dant. Inf. 26: Godi, Firenze, poi che se' sì grande, Che per mare e per terra batti l'ali, E per lo inferno il tuo nome si spande.
Esempio: Comp. Din. Cron. D. L. 212, 33: Quella che diritta porta per lui è sempre stata, e per li nuovi signori, che venuti sono in Toscana per mare e per terra, che a loro parte attendano.
Esempio: E Comp. Din. Cron. D. L. 217, 14: Ora vi si ricomincia il mondo a rivolgere addosso; lo Imperadore con le sue forze vi farà prendere e rubare per mare e per terra.
Esempio: Vill. M. 3, 189: Ma i Fiorentini, sdegnati della fede rotta pe' Pisani cotante volte al loro comune, non poterono essere smossi del fermo proposito di fare col fatto conoscenti i Pisani che i Fiorentini poteano ben fare le mercatanzie per terra e per mare senza loro, ed eglino ec.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 136: Immediatamente ne abbia a surgere una nuova guerra e per mare e per terra, alla quale sarà necessario che Sua Maestà ponga le mani.
Esempio: Fag. Comm. 6, 297: Non vo' tante finezze, vorrei un po' di garbo e un po' di grazia. M. Sorella, ce n'è scarsità, non ne viene nè per mare nè per terra; queste guerre hanno impedito il commercio.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 15: Dategli dietro per mare e per terra, Avanti che s'imbarchi a qualche porto; Lo voglio nelle mani o vivo o morto.
Definiz: § XXIX. Aquila di mare. –
V. Aquila.
Definiz: § XXX. Braccio di mare. –
V. Braccio, § XV.
Definiz: § XXXI. Colore del mare; Colore azzurro, detto particolarmente del colore degli occhi. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 126: Pianta qui fu sacra alla saggia dea, Che ha i vaghi lumi del color del mare.
Definiz: § XXXII. Colpo di mare. –
V. Colpo, § XXVI.
Definiz: § XXXIII. Dattilo di mare. –
V. Dattilo.
Definiz: § XXXIV. Foce di mare. –
V. Foce, § IV.
Definiz: § XXXV. Fortuna di mare. –
V. Fortuna, § XVI.
Definiz: § XXXVI. Frutti di mare. –
V. Frutto, § XXIX.
Definiz: § XXXVII. Ladrone di mare. –
V. Ladrone, § IV.
Definiz: § XXXVIII. Mal di mare, dicesi Il travaglio di stomaco che molti soffrono viaggiando per mare, e che è prodotto dall'ondulazione della nave.
Definiz: § XXXIX. Pace di mare, vale Condizione di uno Stato non turbato da alcuna guerra marittima. –
Esempio: Brev. Mar. Pis. 570: Iuro, che in del tempo che la cità di Pisa àe pace di mare, che, per tutto lo mese di ferraio, farò exemplare lo Breve.... de' Consuli de' Pisani ec.
Definiz: § XL. Porto di mare; Città posta sul lido del mare, alla quale approdano, e dalla quale partono, le navi, i bastimenti, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 14: La donna al fraticel chiede la via Che la conduca ad un porto di mare.
Definiz: § XLI. Figuratam., e nel linguaggio familiare, dicesi di Casa, o altro luogo, dove sia un continuo andare e venire di persone, a portare o levar cose, o per altra qualsiasi cagione.
Definiz: § XLII. Andar sopra mare, trovasi detto per Navigare. –
Esempio: Esop. Fav. S. 5: Mai niuno di mio parentado fu pescatore, nè andò sopra mare con mercatanzia.
Definiz: § XLIII. Entrare in mare, Mettersi in mare, Prender mare, valgono Imprendere un viaggio per mare. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 200: In compagnia di quattro scudieri ella sì entra in mare, e vae per fornire sua ambasciata.
Esempio: Stor. S. Silv. 19: Elesse dodeci.... maestri de' Giudei,... e' quali tutti erano assai amaestrati in ogni loro legge, e tutti entrarono in mare e andarono a Roma.
Esempio: Frescobald. Viagg. 11: Pertanto tutti noi.... diciamo e consigliamo che tu non ti metta in mare, e non volere tentar Dio.
Esempio: Bart. D. Ital. 1, 96: Partironsi al medesimo tempo per Fiandra il Fabro a prender mare, e per Roma efficacissima lettera ec.
Esempio: E Bart. D. As. 1, 129: Ancorchè fosse fuor di stagione, prese mare, e navigò a Cambaia.
Definiz: § XLIV. Essere tra il mare e il monte, vale proverbialm. Trovarsi, da qualunque parte uno si volti, in grande angustia o pericolo, a mal partito, e simili. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 63: Io son tra 'l mare e 'l monte. T. Chi ama, deve esser ardito.
Definiz: § XLV. Impedire il mare, vale Rendere impossibile, o molto difficile, la navigazione di alcun mare mediante fortezze, crociere, e simili. –
Esempio: Vill. M. 453: E' Pisani per levare il detto porto..., con otto galee impedivano il mare: il perchè mercatanzie uscire nè entrare poteano in Talamone.
Definiz: § XLVI. Mettere in mare, riferito a nave, flotta, e simili, vale Mettere in condizione da prendere il mare, da poter navigare. –
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 498: Mandò in rovina la maggior e più potente armata che mai fusse messa in mare, facendogli pagare le pene della trascuraggine dell'incauto governatore ed indegno capitano che la guidava.
Definiz: § XLVII. Mettersi in mare. – V. il § XLIII, Entrare in mare.
Definiz: § XLVIII. Pigliare mare, o Prendere, mare, vale Inoltrarsi in esso navigando. –
Esempio: Bocc. Amet. 62: Egli,... vago de' diletti dell'acque, e pauroso di quelle, nè gli alti mari pigliava, nè in terra del picciolo legno discendere voleva.
Esempio: Stor. Nerbon. volg. M. 129: Comandò che la sua galea pigliasse alto mare insino dirimpetto alla foce del Rodano.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 104: Vide la barchetta sua partita dalla riva, e pigliar mare.
Definiz: § XLIX. Portare acqua al mare, Mandar l'acqua al mare, e simili, sono maniere proverbiali che significano, Portare, Mandare, una cosa dove ne sia dovizia; od anche, dove, appunto per esservene gran quantità, nessuno ne tien conto od obbligo. –
Esempio: Tolom. Lett. 125 t.: Ma è questa cosa tanto manifesta, che sarebbe un volere aggiugner legna a la selva, acqua al mare, stelle al cielo, e luce al sole.
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 43: Il trattarne io nuovamente, sarebbe, com'è in proverbio fra i Latini, un portar rena al lito, o acqua al mare.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 293: L'esperienza m'insegna che è marcio sproposito mandar l'acqua al mare.
Esempio: Red. Lett. 1, 48: Nell'annesso foglio ho notate alcune cose, che potrebbon forse emendarsi nella medesima voce cuore, e vi ho aggiunto alcune poche coserelle: ma è stato mandar l'acqua al mare.
Definiz: § L. Prender mare. – V. il § XLIII, Entrare in mare.
Definiz: § LI. Prometter mari e monti, dicesi proverbialm. per Fare molte e grandi promesse, anche senza la sicurezza di averle a mantenere. –
Esempio: Varch. Stor. 3, 257: Lo fece tentare per mezzo d'un suo fratello, promettendogli mari e monti, come si dice.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 326: Talvolta fu che mi pregò e scongiurò caldamente, promettendomi mari e monti, se io l'avessi lasciato andare per un brevissimo tempo.
Definiz: § LII. A dispetto di mare e di vento; maniera proverbiale che significa, Nonostante qualunque resistenza o impedimento, A qualunque costo. –
Esempio: Machiav. Comm. 142: Ha deliberato, a dispetto di mare e di vento, far oggi questo parentado.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 260: Quando in un tratto, venendomene la fisima straordinaria, è bisognato, a dispetto di mare e di vento, che io sborri.... il seguente capitolino.
Definiz: § LIII. Dal dire al fare vi corre il mare. –
V. Dire, § CLIII.
Definiz: § LIV. Donna, fuoco e mare, tre male cose; proverbio di chiaro significato. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 93: Vedesti voi mai più, maestro, donne Tanto bestiale? con che modo pazzo La giunse su e fe' motto al marito?... A. Dicono i Greci: donna, fuoco e mare, Tre male cose.
Definiz: § LV. L'acqua va al mare, o L'acqua corre al mare. –
V. Acqua, § XL, quinto sottotema.
Definiz: § LVI. Loda il mare e tienti alla terra; proverbio il quale ci avverte, Esser cosa più savia attenersi all'utile piccolo ma sicuro, che all'utile grande ma pericoloso. –
Esempio: Segner. Pred. 492: Contuttociò io, c'ho provata l'una e l'altra maniera di viaggiare, porto opinione che savissimo sia quel volgar dettato, per cui venghiamo ammoniti a lodare il mare, ma ad attenerci alla terra.
Definiz: § LVII. Tutti i fiumi vanno al mare. –
V. Fiume, § XV.
Definiz: § LVIII. Uomo di mare, un dì ricco e l'altro povero; proverbio usato a denotare i grandi rischi che corrono coloro che esercitano comecchessia traffici marinareschi. –
Esempio: Cecch. Mogl. 1, 1: Facendo Silvano un viaggio per la volta di Marsilia, vicino alla Corsica ruppe in mare per una fortuna, e così la roba e la vita, per quanto ne udirono i suoi, insieme vi lasciò il meschino. F. Uom di mare, un dì ricco e l'altro povero.